CINA: PRESIDENTE DELLA CORTE SUPREMA A FAVORE DI ULTERIORI RIFORME DELLA GIUSTIZIA
11 marzo 2012: ammettendo l’esistenza di problemi nel sistema giudiziario cinese, il Presidente della Corte Suprema del Popolo, Wang Shengjun, ha promesso di portare avanti la riforma per realizzare la giustizia giudiziaria. La Cina ha bisogno di migliorare il lavoro dei tribunali e approfondire la riforma del suo sistema giudiziario, ha detto Wang nella sua relazione sul lavoro della Corte Suprema del Popolo nel 2011 presentata alla sessione annuale del Congresso Nazionale del Popolo.
"Alcuni tribunali non hanno operato bene per migliorare la trasparenza degli affari giudiziari e promuovere un sistema giudiziario democratico", ha detto Wang, il quale ha ammesso che alcuni giudici si sono comportati male e hanno avuto uno stile di lavoro insoddisfacente, mentre irregolarità nei procedimenti giudiziari e lentezza nei tempi dibattimentali sono ancora all’ordine del giorno.
Un piccolo numero di giudici sono anche stati scoperti a prendere tangenti e a sovvertire le norme giuridiche, ha aggiunto il Presidente della Corte Suprema, il quale ha reso noto che, nel 2011, 77 giudici e funzionari giudiziari sono stati perseguiti per appropriazione indebita, corruzione o altri reati connessi al loro lavoro, un dato comunque in calo del 30 per cento rispetto all'anno precedente.
Secondo la legge attuale, tutte le condanne a morte devono essere riesaminate alla Corte Suprema, la quale - ha detto Wang - ha rafforzato il suo controllo sui tribunali locali nei casi di reati gravi. "Abbiamo seriamente applicato il principio del 'combinare clemenza e rigore,'" ha detto Wang, il quale ha aggiunto che la Corte Suprema aveva fatto in modo che la pena capitale fosse inflitta solo a “pochissimi criminali in casi estremamente gravi". (Fonti: AP, Xinhua, 12/03/2012)
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