CINA: EMENDAMENTO PER LIMITARE L'USO DELLA PENA DI MORTE
8 marzo 2012: un progetto di modifica della legge di procedura penale cinese è stato presentato alla quinta sessione in corso del 11° Congresso Nazionale del Popolo per la terza lettura, specificando ulteriormente le procedure per la Corte Suprema del Popolo nel riesame dei casi di pena di morte affinché tali casi siano trattati "con sufficiente attenzione" e sia rafforzata la “supervisione legale”.
Secondo il progetto, la Corte Suprema emette una sentenza di approvazione o rigetto di una condanna a morte dopo averla esaminata. Se annulla la condanna a morte, la Corte Suprema può rinviare il caso a un nuovo processo o rivedere la sentenza stessa.
Inoltre, nel corso del procedimento di verifica, la Corte Suprema può interrogare l'imputato e devono essere sentite le argomentazioni dell’avvocato difensore, se ne fa richiesta.
In base alla legge attuale, tutte le condanne a morte devono essere sottoposte alla Corte Suprema per un riesame. Ma secondo Liu Hao, un avvocato di Pechino, l'attuale processo di revisione delle condanne a morte da parte della Corte suprema non è sufficientemente trasparente e non attiene a un procedimento legale nel vero senso della parola. "Le proposte di modifica permetteranno di migliorare la procedura e garantire la supervisione giuridica necessaria prima di togliere la vita a qualcuno."
La legge di procedura penale in vigore in Cina è stata emanata nel 1979 e modificata nel 1996. La riforma proposta è stata presentata al Comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo per la prima lettura nel mese di agosto 2011 e per la seconda lettura nel dicembre 2011. (Fonti: Xinhua, 08/03/2012)
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