GIORDANIA: CAMERA APPROVA LEGGE ANTI-TERRORISMO
22 aprile 2014: la Camera della Giordania ha approvato il progetto di legge anti-terrorismo, mantenendo la pena di morte per alcuni crimini definiti come atti terroristici.
In un raro caso riguardante una legge così importante, i deputati hanno discusso e approvato il progetto di legge in un solo giorno, riunendosi la mattina ed il pomeriggio.
Questa rapida approvazione da parte della Camera è dovuta al fatto che il Parlamento concluderà la sessione ordinaria corrente il 3 maggio, con soli due incontri rimasti sull’agenda, secondo lo Speaker della Camera Atef Tarawneh.
Coloro che commettono crimini terroristici che provocano la morte di persone innocenti, danneggiamento parziale o totale di strutture ed edifici, con l' uso di esplosivi, veleni, sostanze chimiche, biochimiche o materiali radioattivi, vengono condannati a morte, in base al progetto di legge.
Tuttavia le violazioni di natura meno grave sono punibili con detenzione da cinque anni all'ergastolo, prevede il progetto.
Nel frattempo, il progetto stabilisce che una persona che si unisce o entra in contatto con gruppi e milizie armate, o tenta di reclutare altri in queste organizzazioni illegali, all'interno o all'esterno del Paese, sarà punito.
La Camera ha inoltre approvato una disposizione secondo cui le attività finanziarie a sostegno di gruppi terroristici o estremistici, all'interno o all'esterno del Paese, saranno definiti atti di terrorismo rientranti sotto la giurisdizione di questa legge.
Tra i reati elencati in questo provvedimento anti-terrorismo ci sono gli atti che espongono la Giordania al pericolo di aggressione o danneggiano le sue relazioni con l'estero.
Anche l'utilizzo di Internet con creazione di siti web o la pubblicazione di materiale con l'intento di facilitare, sostenere o incoraggiare attività terroristiche rientrano nel progetto approvato dai deputati.
Inoltre la fabbricazione, detenzione o stoccaggio di esplosivi di qualsiasi tipo al fine di utilizzarli in reati di terrorismo è altrettanto soggetto alle punizioni previste dal progetto di legge.
Un altro articolo stabilisce che ogni attentato alla vita del Re, della Regina o del Principe ereditario, o qualsiasi atto che comporti insurrezione armata contro le autorità legittime rientra tra i crimini terroristici.
Durante la sessione del mattino, il ministro degli Interni Hussein Majali ha detto che il progetto di legge considera come crimini terroristici solo le azioni ostili contro le autorità legittime, "ma non quelle contro le autorità illegittime".
Le sue precisazioni sono giunte in risposta alle osservazioni di parecchi parlamentari sull’esclusione da questa legge delle azioni di resistenza contro le autorità israeliane.
"L'occupazione [israeliana] non è un'autorità legittima," quindi la resistenza non è considerata un atto di terrorismo, ha spiegato Majali.
Il deputato Mohammed Saudi, capo della Commissione Bilancio della Camera, ha detto che alcune disposizioni di questo progetto di legge ritengono le persone responsabili solo per le loro intenzioni.
Tuttavia, il ministro della Giustizia Bassam Talhouni ha difeso il provvedimento sostenendo che aiuterà i giudici che si occupano di reati connessi al terrorismo, sottolineando che stabilisce sanzioni specifiche per ben identificate attività terroristiche. (Fonti: jordantimes.com, 24/04/2014)
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