CONSIGLIO D’EUROPA: LA TURCHIA NON RIPRISTINI LA PENA DI MORTE
18 luglio 2016: il Consiglio d'Europa ha avvertito la Turchia che il ripristino della pena di morte dopo il tentativo di golpe sarebbe incompatibile con la sua appartenenza all'organizzazione paneuropea.
"Nessuno Stato membro può esercitare la pena di morte", ha detto il segretario generale del Consiglio d'Europa Thorbjorn Jagland, citato da un portavoce.
"Questo è un obbligo", ha aggiunto, sottolineando che la Turchia ha ratificato i protocolli per i diritti umani che "aboliscono la pena di morte in tutte le circostanze".
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso di eliminare il "virus" dei golpisti dopo aver sventato il tentativo di colpo di stato della scorsa settimana.
Il 17 luglio Erdogan ha detto ai sostenitori che la Turchia potrebbe prendere in considerazione la reintroduzione della pena di morte, che aveva abolito nel 2004 come parte della richiesta di adesione alla UE.
Firmato a Strasburgo nel 1983, il Sesto protocollo alla Convenzione Europea per i diritti umani, elaborata dal Consiglio d'Europa, esclude la pena di morte fatta eccezione per il tempo di guerra o di minaccia imminente di guerra.
Il Tredicesimo protocollo alla Convenzione, risalente al 2002, elimina l’eccezione del tempo di guerra, affermando chiaramente che "nessuno può essere condannato a tale pena né giustiziato."
La Turchia ha aderito al Consiglio d'Europa tre mesi dopo la sua nascita nel 1949.
La pena di morte è stata abolita in Turchia nel 2004, come parte del tentativo del Paese di entrare nell'Unione Europea. (Fonti: Afp, 18/07/2016)
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