BANGLADESH: LEADER ISLAMISTA IMPICCATO PER CRIMINI DI GUERRA
3 settembre 2016: un leader e sostenitore finanziario del più grande partito islamista del Bangladesh è stato giustiziato per crimini di guerra commessi durante la guerra di indipendenza dal Pakistan nel 1971.
Il magnate dei media Mir Quasem Ali, 63 anni, del partito Jamaat-e-Islami, era stato condannato a morte due anni fa per una serie di crimini, inclusi omicidio e tortura.
Il magnate è stato impiccato in un carcere di massima sicurezza fuori Dacca in serata.
Era stato arrestato nel 2010 e condannato nel 2014. Ha rifiutato di chiedere la grazia presidenziale, considerandola una ammissione di colpa.
Una operazione di sicurezza enorme è stata attuata prima e dopo la sua esecuzione, per impedire dimostrazioni.
Al suo processo, Ali era stato accusato di coinvolgimento nel "regno del terrore" istituito nella città di Chittagong.
Era stato riconosciuto colpevole di otto delle 14 accuse, tra cui il rapimento e uccisione di un adolescente che sosteneva la creazione di uno stato indipendente dal Pakistan.
Sono sei i leader dell'opposizione giustiziati per crimini di guerra da quando il primo ministro, Sheikh Hasina, ha istituito un tribunale per i crimini di guerra nel 2010. Cinque erano alti dirigenti del partito Jamaat.
Il Tribunale per i Crimini Internazionali ha finora condannato 24 persone a morte e 18 al carcere con l’accusa di genocidio e crimini contro l'umanità. (Fonti: bbc, 04/09/2016)
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