VIETNAM: GIUSTIZIATO NONOSTANTE GLI APPELLI INTERNAZIONALI
25 settembre 2023: Il prigioniero del braccio della morte Le Van Manh, 41 anni, è stato giustiziato in Vietnam la mattina del 22 settembre 2023, ha reso noto su Facebook l'avvocato Le Van Luan, in un caso in cui secondo gli avvocati le evidenze non erano sufficientemente chiare. "Notizie e documenti ufficiali affermano che l'imputato Le Van Manh è stato giustiziato la mattina del 22 settembre 2023", ha detto Luan. Un avviso di morte datato 22 settembre 2023 del Comitato popolare della comune di Thu Phong, nel distretto di Cao Phong della provincia di Hoa Binh, pubblicato ampiamente sui social media, afferma che il prigioniero del braccio della morte Le Van Manh, nato nel 1982, è morto alle 8:45 del 22 settembre 2023 in un centro per le esecuzioni della polizia provinciale di Hoa Binh. La scorsa settimana, dopo aver ricevuto la notizia dell’imminente esecuzione, la famiglia di Manh aveva dichiarato di non accettare il verdetto perché ingiusto e che avrebbe continuato a proclamare la sua innocenza davanti alle autorità di Hanoi. Nel 2005, quando aveva 23 anni, Le Van Manh fu condannato a morte per lo stupro e omicidio di una scolara minorenne, che avrebbe commesso in precedenza quell’anno nello stesso villaggio. Il crimine risalirebbe al 21 marzo 2005, ma è stato solo il 20 aprile che la polizia ha arrestato Manh con l'accusa di rapina in un altro caso. Dopo quattro giorni di detenzione, Manh è stato accusato di omicidio e stupro di minore. La madre di Manh, Nguyen Thi Viet, ha dichiarato a Radio Free Asia che suo figlio ha detto di essere stato torturato per costringerlo a confessare. Durante il processo, gli avvocati hanno chiesto un esame del corpo dell'imputato per chiarire se fosse stato torturato, ma il tribunale si è rifiutato. Un giorno prima dell'esecuzione, il 21 settembre, la delegazione dell'Unione Europea insieme alle ambasciate di Canada, Regno Unito e Norvegia in Vietnam hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo ad Hanoi di sospendere l'esecuzione della sentenza. "Ci opponiamo fermamente all'uso della pena capitale in ogni momento e in ogni circostanza, che costituisce una punizione crudele, inumana e degradante e non può mai essere giustificata, e chiediamo che il Vietnam adotti una moratoria su tutte le esecuzioni", si legge nella dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook della delegazione UE. (Fonti: RFA, 23/09/2023)
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