KUWAIT: SEI GIUSTIZIATI E UNA SALVA GRAZIE AL PREZZO DEL SANGUE
10 settembre 2024: Le autorità del Kuwait il 5 settembre 2024 hanno eseguito le condanne a morte di sei uomini riconosciuti colpevoli di omicidio, nelle prime impiccagioni nel Paese in due anni. Lo stesso giorno, una donna kuwaitiana condannata per l'omicidio di un'amica, si è salvata all’ultimo minuto dalla forca essendo stata perdonata dai parenti della vittima. Gli uomini impiccati includono due kuwaitiani, tre iraniani e un pakistano. Alcuni di loro si trovavano nel braccio della morte da cinque anni. Poche ore prima dell’impiccagione, la donna è stata perdonata dai parenti della vittima, che hanno accettato il prezzo del sangue. La madre della vittima ha accettato di presentare la rinuncia (all’esecuzione) per 1 milione di dinari. Si è recata alla prigione centrale la sera, poche ore prima dell'esecuzione programmata, e ha formalmente dichiarato la sua rinuncia. Il pubblico ministero ha quindi interrotto la procedura di esecuzione. La donna era stata condannata per l’omicidio premeditato di una sua amica, a casa della vittima, accoltellandola più volte dopo aver fatto colazione insieme, nel 2016. Fonti hanno reso noto che l’omicida è una donna divorziata con figli, anche se il motivo del crimine non è stato rivelato. Due degli iraniani impiccati erano stati condannati per gli omicidi di un membro settantenne della famiglia regnante Al-Sabah e di una domestica indonesiana, commessi a Salwa a scopo di rapina. Gli uomini avrebbero commesso il crimine nel 2016, ricevendo la condanna definitiva nel 2019. Decine di uomini e donne sono nel braccio della morte nel Kuwait, poiché il Paese ha rallentato il ritmo delle esecuzioni negli ultimi due decenni, sotto la pressione dei gruppi per i diritti umani che chiedevano la sospensione delle esecuzioni. (Fonti: Kuwait Times, 05/09/2024; Arab Times, 05/09/2024)
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