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IRAN - Superate le 1600 esecuzioni dall’inizio del 2025.
15 novembre 2025: 15/11/2025 - IRAN. Superate le 1600 esecuzioni dall’inizio del 2025.
Con 8 esecuzioni il 14 novembre, e 6 il 15 novembre, a metà meso l’Iran ha superato le 1600 esecuzioni dall’inizio del 2025, 1607 per la precisione.
Considerato che il governo iraniano, che ha il controllo totale dei mass media interni, comunica formalmente solo una piccola parte delle esecuzioni (le Ong di esuli iraniani stimano che siano meno del 10%), le informazioni complete possono essere raccolte solo affidandosi alle molte Ong di esuli iraniani. Tra queste Ong, le più attive sono Hengaw (hengaw.net), IHR (iranhr.net), Hrana (en-hrana.org) e, per quanto riguarda le esecuzioni delle donne, Wncri (wncri.org).
Nessuno tocchi Caino poi, ciclicamente, fa poi una verifica anche su altri siti, KHRN, Iran HRS, Iran HRM, Farda English, Iran International, IranWire, People's Mojahedin Organization of Iran (PMOI/MEK), ed altri. Tutti questi siti riportano le esecuzioni di cui hanno notizia da fonti proprie, o dai manifesti funerari che le famiglie fanno affiggere. Sommando tutte le esecuzioni, e dopo aver verificato eventuali notizie riportate due volte, o casi di omonimia (sempre possibili, perché i “veri” nomi dei giustiziati sono scritti in lingua e caratteri Farsi, e ogni Ong ha modi leggermente diversi di attuare la traslitterazione nel nostro alfabeto, Nessuno tocchi Caino è in grado di dire che il 15 novembre l’Iran ha superato la cifra simbolica di 1600 esecuzioni. Per grandi linee, la metà delle esecuzioni riguardano persone accusate di omicidio, e metà riguardano persone accusate di reati legati alla droga. Una piccola percentuale riguarda reati riconosciuti esplicitamente come “politici” (che nel codice islamico vanno sotto le due definizioni di “Corruzione sulla Terra” e "Guerra contro Dio", che per estensione del concetto significa "Offesa contro l’Islam"), e alcuni casi di stupro.
Per un raffronto, il data-base di NtC era arrivato a 968 esecuzioni nel 2024, 878 nel 2023, 646 nel 2022, 377 nel 2021, 284 nel 2020, 298 nel 2019, e 328 nel 2018. O il lavoro di “scoperta” delle Ong è molto migliorato, oppure si deve prendere atto che il regime Iraniano sta facendo un ricorso forsennato alle esecuzioni, che non ha precedenti nel suo passato, ad eccezione del 1988, quando, tra luglio e agosto, si stima siano stati giustiziati tra i 6.000 e i 30.000 detenuti politici. I principali analisti indipendenti ritengono che il regime iraniano percepisca le forti difficoltà in cui si sta trovando, e tenti di prevenire qualsiasi tipo di insurrezione popolare ricorrendo a una repressione particolarmente feroce. I gravi rovesci militari che l’Iran ha subito nello scontro decennale con Israele, la perdita di potere in Siria, in Libano, nello Yemen, a Gaza, e le altrettanto gravi difficoltà dell’alleato russo che, stremato dalla guerra di aggressione all’Ucraina, non ha più risorse per aiutare i proxy iraniani in Medio Oriente sarebbero, secondo molti osservatori, all’origine dell’ondata di esecuzioni capitali. (Fonte: NtC)
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