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PAKISTAN: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DELLA MOGLIE
19 novembre 2025: Il tribunale di Multan, in Pakistan, il 18 novembre 2025 ha condannato a morte un uomo per l'omicidio della moglie Sania Zehra, ventenne e incinta. Nello stesso caso, la madre e il fratello del principale imputato sono stati condannati all’ergastolo. Il corpo impiccato di Sania Zehra fu trovato in una stanza della casa dei suoceri. Il fatto risale ad agosto dello scorso anno, quando il ministro dell'Informazione del Punjab, Azma Bukhari, dichiarò ai media che "non sono state trovate prove di suicidio nel caso di Sania Zehra. La suocera e il marito hanno messo un cappio al collo della ragazza insieme". Bukhari ha spiegato che il rapporto del laboratorio forense e i segni di ferite sul collo e sulla spalla di Sania Zehra dimostrano che si è trattato di omicidio. Il giudice aggiunto Mohsin Ali Khan, annunciando il verdetto, ha condannato a morte Ali Raza, imputato principale e marito della vittima. Al momento del verdetto, la polizia ha presentato in aula Ali Raza in manette. Il tribunale ha inoltre condannato all'ergastolo il cognato della vittima, Haider Raza, e la suocera Azra Jeewan Shah. Sono stati invece assolti per mancanza di prove il suocero Jeewan Shah, la cognata Dua Zahra e l'ex moglie di Ali Raza, Madiha. Secondo gli atti, il 9 luglio 2024, il corpo impiccato di Sania Zahra è stato recuperato in una stanza della casa dei suoceri. In seguito, il padre della ragazza, Asad Abbas Shah, ha presentato denuncia presso la stazione di polizia di New Multan contro sei persone, tra cui il marito. Il procuratore aggiunto Mian Bilal Naeem ha sostenuto le accuse alla luce delle prove raccolte, mentre i legali del ricorrente, Shahriyar Ahsan e Mian Rizwan Sattar, hanno svolto le loro argomentazioni. Gli imputati sono stati difesi dall'avvocato Zia-ur-Rehman Randhawa. (Fonte: Dialogue Pakistan, 19/11/2025)
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