PENA DI MORTE: NESSUNO TOCCHI CAINO ORGANIZZA CONFERENZA IN AFRICA PER ABOLIZIONE

10 ottobre 2011: in concomitanza con la Giornata mondiale contro la pena di morte, Nessuno tocchi Caino ha promosso con il Governo ruandese una conferenza contro la pena di morte che vede coinvolti 23 paesi dell’Africa australe, centrale e orientale.
Dal 13 al 14 ottobre 2011, a Kigali, Ministri della Giustizia, degli Esteri e Presidenti di Parlamenti si riuniranno per discutere di pena di morte a partire dai contenuti della risoluzione pro-moratoria approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU. L’obiettivo è ottenere l’attuazione dei contenuti sul piano interno e rafforzarne il sostegno sul piano internazionale.
L’iniziativa, che ha il sostegno della Commissione dell’Unione Europea, della Commissione dell’Unione Africana e della Coalizione mondiale contro la pena di morte, vedrà la partecipazione anche di ONG e militanti dei diritti umani dell’area.
Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, ha dichiarato: “Abbiamo scelto il Ruanda perché è un paese simbolo del martirio dell’Africa, ma anche un esempio della capacità di questo continente di sanare le sue ferite e lanciare al mondo messaggi di nonviolenza. Abolendo la pena di morte nonostante il genocidio di cui è stato vittima, il Ruanda ha deciso di rompere la catena perpetua delle vendette e indicato che i tempi sono maturi per giungere all’abolizione o quanto meno a moratorie legali nell’intero Continente.”  

Ecco la registrazione della conferenza:

PROGRAMMA DELLA CONFERENZA SULLA PENA DI MORTE A KIGALI-RWANDA:

GIOVEDI, 13 OTTOBRE

9.30-11.00:     Saluto d’apertura del Ministro della Giustizia del Ruanda, Tarcisse Karugarama e a seguire: Jean Ping, Presidente della Commissione dell’Unione Africana Michel Arrion, Capo delegazione UE a Kigali Louis Michel, Co-Presidente dell’Assemblea legislativa EU-ACP Interevento di Aldo Aldo Ajello, Presidente d’onore di Nessuno tocchi Caino

Formale apertura della Conferenza da parte di Paul Kagame, Presidente della Repubblica del Rwanda

Saluto di Louise Mushikiwabo, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione del Ruanda

11.00-11.30:   Pausa

11.30-12.00    SESSIONE I: La pena di morte e l’opinione pubblica

Relatori:

On. Vincent Biruta, Presidente del Senato della Repubblica del Ruanda On. Rose Mukantabana, Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica del Ruanda Mr. Raphael Chenuil, Coalizione mondiale contro la pena di morte

Tema: analisi di dibattiti parlamentari e delle esperienze di sensibilizzazione dell’opinione pubblica

Moderatore: Michèle Duvivier Pierre-Louise, ex Premier di Haiti e rappresentante della Commissione internazionale contro la pena di morte.

12.00-13.00:   Discussione in plenaria

13.00-14.00:   Pausa pranzo

14.00-14.30:   SESSION II: La pena di morte e lo stato di diritto

Relatori:

Prof. Sam RUGEGE, Vice Presidente della Corte Suprema, Repubblica del Rwanda Sen. Marco Perduca, Segretario del Comitato diritti umani del Senato italiano

Tema: analisi degli aspetti socio-politici e religiosi nei vari paesi rispetto all’introduzione di una moratoria sulla pena di morte e al crescente favore verso l’abolizione.

Moderatore: Jean Claude Mokeni, Presidente Commissione esteri della  Repubblica Democratica del Congo

14:30-15:00    Discussione in plenaria

15:00-15:30    SESSION III: La pena di morte ed il dibattito internazionale

Relatori: Sergio d’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino Zainabou Sylvie Kayitesi, Presidente del gruppo di lavoro sulla pena di morte della Commissione Africana per i diritti umani e dei popoli Yvonne Mokgoro, già giudice della Corte Costituzionale del Sud Africa (il caso Makwanyane)

Tema: Scambio di esperienze riguardo la Risoluzione 65/206 approvata dall’Assemblea generale dell’ONU sulla moratoria delle esecuzioni capitali. Analisi delle relazioni tra l’abolizione della pena di morte e gli altri strumenti di diritto internazionale e regionale a protezione dei diritti umani.

Moderatore: Ben Kioko, Consulente legale dell’Unione Africana

15:30-16:00    Discussione in plenaria. Al termine visita al memoriale del genocidio