QATAR: CONDANNATI A MORTE E ALL’ERGASTOLO PER TRAFFICO DI DROGA
14 marzo 2013: il Tribunale Penale di Doha, in Qatar, ha all’unanimità condannato a morte un trafficante di droga, o mediante fucilazione o per impiccagione, e all’ergastolo il suo complice per aver contrabbandato nel Paese 600 kg di hashish e oppio con un motoscafo, secondo quanto ha riferito il quotidiano Al Sharq.
Sono stati anche condannati ad una multa di 500.000 riyal e 300.000 riyal, rispettivamente.
Il giornale ha scritto che il secondo imputato avrebbe deciso di affittare il proprio motoscafo al primo imputato per 5.000 riyal, per una battuta di pesca dopo il tramonto.
Una volta partiti, il primo imputato avrebbe preso il controllo della barca dirigendosi su un'isola dove si è fermato chiedendo al compagno di aiutarlo per caricare sacchi di farina che giacevano sepolti sotto la terra. Quest'ultimo si è insospettito rifiutandosi di collaborare, tuttavia il primo imputato ha preso la sua arma da fuoco minacciando di ucciderlo, per cui il proprietario della barca ha dovuto obbedire.
Poi il primo uomo ha fatto rotta verso un'altra isola deserta e mentre stavano aspettando lì sono stati avvicinati dalla guardia costiera che li aveva seguiti sulla base di rapporti dell’intelligence.
Quando i due sono stati interrogati circa le ragioni del loro essere lì, nelle prime ore del mattino, il primo imputato ha detto che il motore della barca aveva bisogno di riparazioni. Quando gli agenti hanno chiesto ai due uomini di salire sulla loro barca, il primo accusato ha opposto resistenza estraendo la sua arma da fuoco, tuttavia è stato subito sopraffatto dalle guardie.
L'accusa ha sostenuto che il primo accusato fosse un noto criminale dedito al traffico di droga.
Era riuscito a sfuggire alle guardie costiere in un episodio precedente in cui aveva consegnato 600 kg di hashish e oppio nel Paese per distruggere consapevolmente i giovani, ha sostenuto l’accusa.
I giudici all'unanimità hanno osservato che questo duro verdetto deve fungere da forte deterrente per chi volesse imbarcarsi in una simile pericolosa avventura. (Fonti: golfo-times.com, 14/03/2013)
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