IRAN: SCRITTORE CONDANNATO A MORTE PER APOSTASIA
20 giugno 2015: un ex studente di fisica nucleare di 23 anni, Hesameddin Farzizadeh, è stato condannato a morte per apostasia dalla Corte Penale di Meshkinshahr nella Provincia di Ardebil, ha riferito l’Iran Human Rights Documentation Center (IHRDC). E’ stato arrestato in un raid nella sua casa nel novembre del 2014 da agenti in borghese del Ministero dell'Intelligence (MOI) e tenuto in isolamento nelle celle del MOI prima di essere trasferito al carcere di Meshkinshahr.
L'accusa di apostasia nasce da un libro dal titolo "Dall'Islam all’Islam", in cui Farzizadeh esamina la storia dell’Islam sciita e solleva domande su alcuni aspetti della sua ideologia. Ad esempio, Farzizadeh mette in dubbio l'esistenza del Dodicesimo Imam, che, secondo la teologia sciita, è una figura messianica attesa alla fine come un salvatore dell'umanità.
Oltre alla condanna a morte, Farzizadeh è stato anche condannato a sette anni di reclusione e 74 frustate per aver insultato il profeta Maometto, gli Imam sciiti e l'Ayatollah Khomeini.
La condanna a morte di Farzizadeh viola non solo le norme fondamentali internazionali sui diritti umani, ma anche le leggi di procedura penale interne. In base all'articolo 4 della legge istitutiva dei tribunali penali rivoluzionari, solo quelli provinciali hanno la competenza a trattare casi capitali, come l'apostasia, mentre la Corte penale Meshkinshahr è un organo giudiziario a livello di contea. (Fonti: IHRDC, 20/06/2015)
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