PENNSYLVANIA. GIUDICE VIETA ESECUZIONE DI CONDANNATO INSANO DI MENTE
27 febbraio 2006: un giudice della Pennsylvania ha vietato l’esecuzione di George E. Banks, dal momento che il condannato è insano di mente.
Banks, 63 anni, è stato riconosciuto colpevole di aver ucciso 13 persone, inclusi cinque suoi figli, nel 1982, con un fucile semiautomatico. Avrebbe commesso la strage in preda ad un attacco d’ira.
Nel vietare l’esecuzione, il giudice della Contea di Luzerne, Michael Conahan, ha detto che Banks è un soggetto delirante, psicotico ed incapace di collaborare alla propria difesa. “Non può fare scelte razionali a causa della sua grave malattia mentale, non può comprendere la sua condanna a morte, ha una prognosi definitiva e non potrà raggiungere alcun livello accettabile”, ha scritto il giudice.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito nel 1986 che è incostituzionale mettere a morte gli insani di mente.
Banks ritiene – hanno testimoniato in passato diversi psichiatri – che le sue condanne a morte siano state annullate da Gesù o da Dio, e di essere stato incarcerato a causa di un complotto guidato dal Dipartimento di Correzione e dal “Governo Islamico degli Stati Uniti”.
Da parte loro, i pubblici ministeri hanno detto che ricorreranno contro la decisione del giudice Conahan davanti alla Corte Suprema statale.
“L’esecuzione è stata semplicemente sospesa” ha dichiarato il Procuratore distrettuale Dave Lupas. “La colpevolezza e la condanna a morte restano”. (Fonti: Ap, Upi, 28/02/2006)
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