CINA. PENA DI MORTE PER GLI SCIPPATORI DEL GUANGDONG
28 febbraio 2006: i tribunali della provincia cinese del Guangdong potranno punire con la pena di morte gli scippatori che usano violenza, ha annunciato il vice-presidente della locale Alta Corte del Popolo, Chen Huajie. La decisione discende da una nuova interpretazione giuridica, secondo cui tutti i tipi di scippo violento effettuati da motociclisti vengono equiparati alla “rapina”. La pena minima per lo scippo sarà portata a tre anni di reclusione, che attualmente costituisce la sanzione massima.
E’ evidente il legame tra la decisione delle autorità e la crescente paura dei cittadini per il costante aumento degli scippi nella provincia del Guangdong.
L’annuncio dell’Alta Corte è stata accolta da dubbi e critiche, non solo all’esterno della Cina. “Possiamo davvero dare la pena di morte ad un ladro di borsette?”, chiede il professore Dong Likun dell’Università Shenzhen nel Guangdong, riportato dal South China Morning Post del 28 febbraio. Le periodiche campagne ‘Colpire duro’ contro il crimine – aggiunge il professore – conducono ad errori giudiziari. (Fonti: AI, 01/03/2006)
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