INDIA: ALTA CORTE DI CALCUTTA COMMUTA CONDANNA CAPITALE

11 settembre 2025:

L'Alta Corte di Calcutta, nello stato indiano del Bengala Occidentale, il 1° settembre 2025 ha commutato in ergastolo la condanna a morte di un uomo riconosciuto colpevole dell'omicidio di una bambina di sei anni, assolvendolo inoltre dall'accusa di stupro, poiché l’autopsia sul corpo della vittima non ha rilevato alcuna violenza sessuale.
Il corpo della bambina fu trovato in stato di decomposizione sei giorni dopo la sua scomparsa, avvenuta il 15 luglio 2019.
Riducendo la pena all'ergastolo, l'Alta Corte ha tenuto conto del rapporto sulla condizione sociale del condannato, secondo cui l’uomo – che svolgeva la professione di operaio edile e proviene da un villaggio in cui non sono stati segnalati precedenti episodi di violenza – può essere riabilitato.
Ajgar Ali Khadimunsari, 42 anni, era un vicino di casa della bambina a Uttarpara. Era solito visitare la casa della bambina portando generi alimentari a lei e al suo fratellino di tre anni e mezzo.
Il 15 luglio 2019, alle 17:00, mentre i bambini giocavano fuori e la madre era impegnata nelle faccende domestiche, il condannato attirò la bambina con la promessa di procurarle del cibo.
Il corpo della vittima fu trovato nell’area di Kheyadah a Uttarpara il 21 luglio 2019.
Dopo l'arresto, fu lo stesso Ajgar a condurre la polizia sul posto, dove furono rinvenuti vestiti della vittima, una sigaretta dell’aggressore e un bottone della sua camicia.
Sempre dopo l'arresto, Ajgar dichiarò al medico legale che, mentre commetteva l'aggressione sessuale, aveva riportato ferite a entrambe le ginocchia. Tuttavia, l'avvocato di Ajgar ha sostenuto che la dichiarazione al medico fosse una confessione extragiudiziale, da non tenere in considerazione. I giudici Debangsu Basak e Md Shabbar Rashidi dell’Alta Corte hanno osservato che, pur non considerando la confessione extragiudiziale, il condannato non è stato in grado di spiegare come si sia ferito alle ginocchia. Hanno anche osservato che il chirurgo dell'autopsia non ha rilevato nulla in merito a un’aggressione sessuale.