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Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino |
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ITALIA. D’ELIA SU QUESTION TIME ALLA CAMERA SU SADDAM HUSSEIN
8 novembre 2006: si è svolto oggi alla Commissione esteri della Camera il question time sulla condanna a morte di Saddam Hussein.
All’interrogazione urgente presentata da Sergio D’Elia, deputato della Rosa nel Pugno e Segretario di Nessuno tocchi Caino, ha risposto il vice ministro degli Esteri Ugo Intini (RNP) il quale ha informato che “un ristretto gruppo di paesi europei, tra cui l’Italia, si è attivato di recente con le autorità irakene... affinché sia posto un freno a future esecuzioni e si apra la strada ad una moratoria sulla pena di morte”. Il vice ministro Intini ha anche richiamato la dichiarazione del ministro D’Alema resa alla stampa nei giorni scorsi, nella quale, “pur osservando come la decisione sulla condanna capitale a Saddam Hussein sia stata assunta da un organo giudiziario in un Paese che ha un governo ed un parlamento eletti democraticamente”, il Ministro degli esteri ha rilevato “la necessità di una seria riflessione sulle conseguenze che l’esecuzione della sentenza potrebbe avere in termini di ulteriore aggravamento del clima di forte tensione e di scontro civile che dilania l’Iraq”.
Nella sua replica, Sergio D’Elia si è detto “assolutamente insoddisfatto della risposta del governo che non ha preso minimamente in considerazione la necessità - al di là si una semplice petizione di principio - di incardinare una forte iniziativa politica e diplomatica, di mobilitare l’opinione pubblica internazionale, i parlamenti e i governi di molti paesi per una soluzione del caso che potrebbe essere la commutazione della condanna a morte in esilio permanente con consegna a paesi arabi sunniti.”
“E’ una ipocrisia – ha concluso D’Elia - stracciarsi oggi le vesti per la condanna a morte di Saddam Hussein, dopo aver detto ‘no’ nei giorni scorsi alla presentazione di una risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali alla Assemblea Generale dell’Onu e dopo avere, cinque mesi fa, degnato neanche di un commento la offerta di Marco Pannella al governo italiano di una sua disponibilità a un incarico straordinario volto a evitare la condanna a morte di Saddam.” (Fonti: NtC, 08/11/2006)
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