ARIZONA (USA): GIUSTIZIATO JEFFREY LANDRIGAN
26 ottobre 2010: Jeffrey Landrigan, 50 anni, pellerossa, è stato giustiziato nel Arizona State Prison Complex di Florence.
Era stato condannato a morte nel 1990 con l’accusa di aver ucciso, nel 1989, Chester Dean Dyer.
Su questa esecuzione negli ultimi giorni si era creato un caso. Lo stato dell’Arizona aveva prima comunicato di non avere Sodio Tiopentale per l’esecuzione, ossia il primo dei farmaci utilizzati per l’iniezione letale che svolge il compito di rendere incosciente il condannato. Poi, suscitando sorpresa perché il sodio tiopentale sembrava irreperibile su tutto il territorio nazionale, ha invece comunicato di aver acquisito una scorta sufficiente per l’esecuzione di Landrigan.
I difensori hanno subito chiesto chiarimenti sulla provenienza del farmaco, chiarimenti che il Department of Corrections non ha voluto dare appellandosi ad una legge che prevede la segretezza dei nominativi di tutti coloro che, a tutti i livelli, partecipano ad una esecuzione, quindi, sostiene il DOC, anche di chi ha fornito i farmaci. I difensori si sono rivolti a un giudice federale sostenendo che le incertezze sulla provenienza del barbiturico potevano far pensare al possibile acquisto di un farmaco contraffatto, o scaduto, o comunque potenzialmente in grado di creare dolorosi imprevisti durante l’esecuzione. Il giudice federale ieri aveva concesso il rinvio temporaneo dell’esecuzione in attesa di una udienza in cui il DOC avrebbe dovuto dimostrare la regolarità del farmaco.
Il Procuratore Generale dell’Arizona, Terry Goddard, ha fatto ricorso alla Corte d’Appello federale, la 9th U.S. Circuit Court of Appeals, che però aveva confermato la sospensione. Lo stesso Procuratore ha rivelato alla stampa ieri sera che il farmaco è stato acquistato in Gran Bretagna, senza però fornire ulteriori chiarimenti. Il Procuratore Generale ha quindi fatto ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che oggi, alle 19, con un voto 5-4, ha annullato la sospensione dell’esecuzione ed ha dato il via libera perché avvenisse alle 22, come previsto.
La Corte Suprema ha sostanzialmente distinto tra i “sospetti sollevati dai difensori” e il fatto che però “questi sospetti non siano stati in alcun modo supportati da prove di un qualche comportamento scorretto da parte dello Stato”.
I 5 giudici che hanno votato per la revoca della sospensione sono Anthony Kennedy, Clarence Thomas, Samuel Alito, Antonin Scalia e John Roberts. Mentre per la conferma della sospensione hanno votato Ruth Bader Ginsburg, Stephen Breyer, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan.
Landrigan diventa il 1° giustiziato di quest’anno in Arizona, il 24° da quando l’Arizona ha ripreso le esecuzioni nel 1992, il 44° dell’anno negli Usa, e il n° 1232 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977. (Fonti: Arizona Republic & Rick Halperin, 26/10/2010)
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