INDIA: YAKUB MEMON PRESENTA AL PRESIDENTE UN’ALTRA RICHIESTA DI GRAZIA
22 luglio 2015: l'esecuzione di uno degli attentatori di Mumbai del 1993 potrebbe essere posticipata, dal momento che il prigioniero ha consegnato una nuova richiesta di grazia alle autorità della prigione centrale di Nagpur, da trasmettere al Presidente indiano.
La mossa arriva un giorno dopo che la Corte Suprema ha respinto la sua “curative petition” (un’ultima istanza volta a prevenire o riparare eventuali abusi o violazioni eventualmente commessi nel processo di revisione).
Yakub Memon, la cui impiccagione è prevista per il 30 luglio, sarebbe il primo ad essere giustiziato nel caso degli attentati esplosivi del 1993 a Mumbai.
La decisione di presentare la seconda richiesta di grazia, questa volta di carattere personale dal momento che la petizione precedente era stata presentata dal fratello Suleiman Memon, è stata assunta da Yakub di concerto con i suoi avvocati Anil Gedam e Shubal Farooquei e con suo cugino Usman Memon la sera del 21 luglio, dopo il verdetto della Corte Suprema.
"Ha presentato la domanda di grazia perché la prima è stata presentata dal fratello. Questa è la prima petizione presentata direttamente da Yakub", ha dichiarato Gedam, citato dall’Hindustan Times.
La mossa di Yakub ha diviso gli esperti di legge e ha lasciato molti dubbiosi sulla validità di una seconda petizione. Mentre alcuni avvocati ritengono si tratti solo di tattiche dilatorie per rimandare l'esecuzione di Yakub il più a lungo possibile, altri pensano che esista ancora una possibilità di ottenere la commutazione in ergastolo.
Nel 2014, Suleiman ha presentato la richiesta di grazia a nome di Yakub al presidente Pranab Mukherjee, che l’ha respinta. E' possibile che Mukherjee la respinga di nuovo, e se lo fa, la data dell’esecuzione sarà spostata poiché la Corte Suprema ha stabilito l'anno scorso che un detenuto del braccio della morte possa essere giustiziato solo 14 giorni dopo il rigetto della sua richiesta di grazia.
"E' necessario che un periodo minimo di 14 giorni intercorra tra il ricevimento della comunicazione del rigetto della petizione e la data prevista di esecuzione", ha stabilito la Corte Suprema in un verdetto nel gennaio 2014.
"Questo permetterà al prigioniero di prepararsi mentalmente per l'esecuzione e avere un incontro finale con i membri della sua famiglia. Spetta al sovrintendente del carcere assicurarsi che i membri della famiglia del condannato ricevano in tempo la comunicazione del respingimento", ha aggiunto.
Tuttavia, un'altra sentenza della Corte può far rimandare ulteriormente l’esecuzione. Secondo la Corte, un detenuto del braccio della morte ha il diritto di contestare anche il rigetto della seconda richiesta di grazia. Non solo, egli può presentare quante domande di grazia vuole, dicono degli esperti legali.
"Non solo può presentare la prima domanda di grazia, ma anche una seconda, terza e quarta. Tutte queste disperate domande di grazia continuano ad essere effettuate fino alla fine", ha detto l'avvocato KTS Tulsi.
La Corte Suprema ha respinto il 21 luglio la “curative petition” di Yakub, dopo il respingimento da parte della Corte Suprema della domanda di revisione, avvenuta nel 2014.
Un tribunale antiterrorismo di Mumbai nel 2007 ha riconosciuto Yakub colpevole di aver gestito finanze per la realizzazione di 13 attacchi esplosivi nella città il 12 marzo 1993, che causarono la morte di 257 persone e il ferimento di altre 700.
Il governo del Maharashtra si sta preparando ad impiccare Yakub il 30 luglio. (Fonti: ibtimes.co.in, 22/07/2015)
|