GEORGIA (USA): JOHNNY LEE GATES LIBERATO DOPO 43 ANNI DI CARCERE
19 maggio 2020: Johnny Lee Gates è stato scarcerato in Georgia il 15 maggio 2020, dopo aver trascorso in carcere 43 anni, 25 dei quali nel braccio della morte. Il 13 marzo 2020 la Corte Suprema di Stato aveva respinto 9-0 il ricorso della pubblica accusa, e aveva quindi confermato l’annullamento del verdetto di colpevolezza di Gates, 64 anni, nero. Il 10 gennaio 2019 il giudice John Allen della Muscogee County aveva annullato il verdetto di colpevolezza di Gates, che era stato condannato a morte nel settembre 1977 (da una giuria tutta bianca) con l’accusa di aver violentato e ucciso, il 30 novembre 1976, Kathrina Wright, 19 anni, bianca. La condanna a morte venne annullata nel 1992 alla luce del ritardo mentale dell’imputato. Dopo una serie di ricorsi, l’annullamento definitivo della condanna a morte venne deciso nel 2003, e la pena commutata in ergastolo in ragione del basso quoziente intellettivo, 65 punti. Nel 2019 il giudice Allen aveva annullato il verdetto di colpevolezza che era a monte della condanna accogliendo la tesi della difesa secondo la quale nuovi test del Dna hanno dimostrato che i reperti fisiologici repertati sulla scena del crimine sicuramente non appartengono a Gates. Gli avvocati di Gates infatti avevano localizzato nell’archivio del procuratore distrettuale una cintura per accappatoio e 4 cravatte che erano state usate per legare la vittima, reperti che si riteneva fossero stati distrutti dopo il processo. Considerato che la ricostruzione processuale asseriva che l’omicidio fosse stato compiuto a mani nude, e che il Dna sui reperti non è di Gates, il giudice Allen aveva disposto la ripetizione dell’intero processo, decisione confermata dalla Corte Suprema. Il 15 maggio 2020 la pubblica accusa ha quindi rinunciato a ripetere il processo, e Gates in cambio ha dovuto accettare un cosiddetto “Alford plea” per le imputazioni di omicidio involontario e rapina. In un “Accordo Alford” l’imputato non ammette la sua colpevolezza, ma riconosce che la pubblica accusa ha elementi sufficienti per processarlo. Sostanzialmente questo tipo di accordo serve alla pubblica accusa per evitare di dover risarcire l’imputato, e l’imputato di solito lo accetta altrimenti la pubblica accusa, con altri processi e altri ricorsi potrebbe rinviare di molto la scarcerazione. In cambio dell’accordo Gates è stato condannato a 40 anni, ma avendone già scontati 43 oggi è stato scarcerato. Durante il processo originario, nel 1977, Gates aveva confessato, ma in seguito i suoi avvocati sostennero che si era trattato di una confessione forzata. Negli ultimi anni Gates è stato assistito dal Georgia Innocence Project e dal Southern Center for Human Rights. (Fonti: Atlanta Journal-Constitution, 16/05/2020)
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