MISSOURI (USA): GIUSTIZIATO WALTER BARTON
20 maggio 2020: Walter Barton, 64 anni, bianco, è stato giustiziato in Missouri il 19 maggio 2020. Era accusato di aver ucciso, il 9 ottobre 1991, Gladys Kuehler, 81 anni. È la prima esecuzione che viene effettuata negli Usa dopo che in Texas, Ohio e Tennessee altre esecuzioni sono state rinviate per il coronavirus. L'avvocato di Barton, Fred Duchardt Jr., e gli avvocati per i detenuti nel braccio della morte negli altri stati hanno sostenuto che la pandemia impediva di condurre in sicurezza indagini approfondite per petizioni di clemenza e appelli dell'ultimo minuto. Gli avvocati hanno anche espresso preoccupazione per la stessa procedura di esecuzione, con la stretta vicinanza di testimoni e personale. Barton è stato giustiziato a Bonne Terre, circa 100 chilometri a sud di St. Louis, in una prigione che non ha registrato casi di COVID-19. L’Amministrazione Penitenziaria ha predisposto rigorosi protocolli per proteggere lavoratori e visitatori dall'esposizione al coronavirus. Barton ha sempre sostenuto di essere innocente, e il suo caso si è protratto per anni. I primi due processi erano terminati con uno stallo (quando la giuria popolare non raggiunge l’unanimità). Barton venne condannato a morte nel 1994. Nel 1996 la condanna fu annullata dalla Corte Suprema di stato perché il giudice aveva sbagliato nel limitare le argomentazioni difensive degli avvocati di Barton. Processato di nuovo nel 1998, venne condannato a morte. Anche questa condanna venne annullata nel 2004 per questioni procedurali. La condanna a morte che ha condotto all’esecuzione di oggi venne emessa nella Cass County il 6 luglio 2006. L’esecuzione sembra non aver presentato problemi. Dopo l’immissione in vena del farmaco letale (in Missouri il protocollo prevede una overdose di Pentobarbital) Barton ha respirato pesantemente cinque volte, e poi è rimasto immobile. Le sue ultime parole sono state “Io, Walter "Arkie" Barton, sono innocente e stanno giustiziando un uomo innocente!!". In effetti nella richiesta di clemenza al Governatore e negli appelli dell’ultima ora Duchardt, l’avvocato di Barton, aveva allegato le dichiarazioni di tre giurati popolari che, dopo aver appreso alcuni aggiornamenti sul caso, manifestavano forti dubbi. Barton conosceva la vittima, ed era assieme a una nipote della donna ed un vicino di casa quando, insieme, trovarono la vittima. Barton ha sempre detto che tre piccole macchie di sangue trovate sui suoi abiti derivavano dal fatto che aveva partecipato ai primi soccorsi. Al processo un esperto, utilizzando una teoria la cui validità scientifica è stata spesso contestata, sostenne che il tipo di schizzi era di chi aveva inferto le coltellate. Una nuova perizia effettuata più recentemente da Lawrence Renner asserisce invece, in maniera decisa, che se Barton fosse stato l’accoltellatore gli schizzi di sangue della vittima avrebbero dovuto essere più abbondanti. Barton diventa il 1° giustiziato di quest’anno in Missouri, l’89° da quando il Missouri ha ripreso le esecuzioni nel 1989, il 6° dell’anno negli Stati Uniti, e il n° 1518 da quando gli Usa hanno reintrodotto la pena di morte nel 1976 e ripreso le esecuzioni nel 1977. (Fonti: Associated Press, usatoday.com, 19/05/2020)
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