ARABIA SAUDITA: I FIGLI DEL GIORNALISTA KHASHOGGI PERDONANO I CINQUE CONDANNATI A MORTE PER L’OMICIDIO DEL PADRE
23 maggio 2020: La famiglia di Jamal Khashoggi, editorialista saudita del Washington Post ucciso a Istambul nell’ottobre 2017, ha annunciato il 22 maggio 2020 di aver perdonato i cinque agenti del governo saudita che erano stati condannati a morte per l’omicidio. "Noi, i figli del martire Jamal Khashoggi, annunciamo di perdonare coloro che hanno ucciso nostro padre mentre chiediamo la ricompensa di Dio Onnipotente", ha scritto uno dei suoi figli, Salah Khashoggi, su Twitter. Salah Khashoggi, che vive in Arabia Saudita e ha ricevuto un risarcimento finanziario dalla corte reale per l'uccisione di suo padre, ha spiegato che il perdono è stato concesso agli assassini durante le ultime notti del mese santo musulmano del Ramadan, in linea con la tradizione islamica di offrire perdono nei casi consentiti dalla Legge Islamica. L'annuncio era in gran parte previsto perché il processo in Arabia Saudita aveva lasciato aperta la possibilità del perdono stabilendo a dicembre che l'omicidio non era premeditato. Questa conclusione è in linea con la spiegazione ufficiale del governo saudita circa la morte di Khashoggi, secondo cui l’uomo sarebbe stato ucciso accidentalmente durante una rissa con gli agenti che cercavano di riportarlo con la forza in Arabia Saudita. Prima della sua uccisione, Khashoggi aveva criticato il principe ereditario dell'Arabia Saudita sulle colonne del Washington Post. Aveva vissuto in esilio negli Stati Uniti per circa un anno mentre il principe ereditario Mohammed bin Salman supervisionava la repressione in Arabia Saudita contro attivisti per i diritti umani, scrittori e critici della sua guerra nello Yemen. Nell'ottobre 2017, un team di 15 agenti sauditi fu inviato in Turchia per incontrare Khashoggi nel consolato saudita di Istanbul per quello che il giornalista pensava essere un appuntamento per ricevere i documenti necessari per sposare la sua fidanzata turca. Il gruppo comprendeva un medico legale, funzionari dell'intelligence e della sicurezza e persone che lavoravano per l'ufficio del principe ereditario. Funzionari turchi sostengono che Khashoggi sia stato ucciso e poi smembrato con una sega per ossa. Il corpo non è stato trovato. La Turchia, paese rivale dell'Arabia Saudita, aveva piazzato microfoni nel consolato saudita e ha condiviso l'audio dell'omicidio con la CIA e altri. (Fonti: AP, 22/05/2020)
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