IRAN - La morte di Raisi non significa la chiusura del caso sui suoi crimini
20 maggio 2024: 20 maggio 2024 - IRAN. Ebrahim Raisi, presidente della Repubblica islamica e membro del "Comitato della morte", è morto ieri in un incidente in elicottero. Onorando la memoria di migliaia di uomini e donne che sono stati vittime dei crimini di Ebrahim Raisi e della Repubblica islamica negli ultimi quattro decenni, Iran Human Rights sottolinea che la morte di Raisi non significa la chiusura del caso sui suoi crimini. IHR spera che un giorno il suo passato, insieme a quello di altri funzionari della Repubblica islamica e di altri autori di crimini contro l'umanità, venga affrontato in un tribunale competente. Mahmood Amiry-Moghaddam, direttore di Iran Human Rights, ha dichiarato: "Ebrahim Raisi è stato un simbolo dell'impunità giudiziaria per i criminali e della radicata mancanza di responsabilità all'interno del sistema della Repubblica islamica. Oltre alla sua responsabilità diretta nell'esecuzione di migliaia di prigionieri politici come uno dei quattro membri del "Comitato della morte" nell'estate del 1988, durante i primi anni '80 e l'apice della soppressione politica e delle esecuzioni, ha ricoperto incarichi come Procuratore di Karaj e Hamedan e Procuratore rivoluzionario di Teheran, essendo responsabile di crimini la cui portata è ancora sconosciuta al pubblico. Nei decenni successivi, dopo aver scalato i ranghi della magistratura, ricoprendo posizioni chiave come vice capo della magistratura e procuratore generale, ha avuto un ruolo diretto in altri crimini, tra cui la repressione delle proteste del 2009, le successive esecuzioni di dissidenti e centinaia di altre esecuzioni. Nei due anni in cui è stato a capo della magistratura, è stato responsabile dell'esecuzione di oltre 400 persone, tra cui dissidenti politici e manifestanti come Navid Afkari, Mostafa Salehi, Ruhollah Zam e Hedayat Abdollahpour, nonché dell'esecuzione di almeno sette minorenni, 25 donne, e un uomo condannato per aver bevuto alcolici. Ebrahim Raisi avrebbe dovuto essere perseguito per crimini contro l'umanità e ritenuto responsabile in un processo equo per le innumerevoli atrocità commesse in questi quattro decenni. Tuttavia, nel sistema della Repubblica islamica, tali crimini comportano promozioni, ed Ebrahim Raisi è passato dalla posizione di assistente procuratore a Karaj nel 1980 al capo della magistratura nel 2019 e alla presidenza nel 2021".
https://iranhr.net/en/articles/6726/ (Fonte: IHR)
|