CONCLUSA IN SWAZILAND LA MISSIONE AFRICANA DI NESSUNO TOCCHI CAINO
12 novembre 2016: Con due giornate di incontri nel Regno dello Swaziland si è conclusa la missione di Nessuno tocchi Caino in quattro Paesi africani in vista del voto sulla Risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La missione è parte di un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri italiano in vista del voto previsto il 17 novembre al Terzo Comitato e a metà dicembre in sessione plenaria. Nella capitale dello Swaziland, Mbabane, la delegazione di Nessuno tocchi Caino (composta dall'On. Roberto Rampi (PD), da Antonio Stango del Consiglio Direttivo dell’associazione, Eleonora Mongelli e Yuliya Vassilyeva) ha incontrato il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Chief Mgwawa Gamedze, i principi Hlangusemphi Dlamini, ministro della Pianificazione economica e dello sviluppo e Guduza Dlamini, già presidente dell’Assemblea parlamentare (entrambi fratelli del re Mswati III), il ministro della Giustizia senatore Edgar Hillary e il deputato Jan Sithole, presidente dello Swazi Democratic Party. Nel corso degli incontri, ai quali ha partecipato anche l’ambasciatore Nicola Bellomo capo della Delegazione dell’Unione Europea nel Regno dello Swaziland, le autorità swazi hanno illustrato il sistema costituzionale e giudiziario del Paese, dove la pena di morte è prevista ma dove è in vigore una moratoria di fatto fin dal 1983. Al momento, dopo recenti commutazioni reali di alcune sentenze capitali, rimane solo un detenuto in un braccio della morte. L’auspicio di Nessuno tocchi Caino è che lo Swaziland, che non partecipò al voto in Assemblea Generale sull’ultima Risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni nel 2014, possa quest’anno esprimere un voto positivo.
Lo Swaziland esercita attualmente la presidenza della Southern African Development Community (SADC).
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