AFGHANISTAN: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DELLA MOGLIE
6 luglio 2015: un tribunale di primo grado della provincia meridionale di Helmand ha condannato a morte un uomo per aver ucciso sua moglie.
Il giudice ha emesso la pena di morte nei confronti di Mohammad Shakir in un processo pubblico svoltosi a Lashkargah, capoluogo della provincia.
Secondo il pubblico ministero Asmatullah Hanif, Shakhir era fisicamente e mentalmente sano e ha ucciso sua moglie.
Le indagini indicano che Shakir ha percosso la moglie prima di ucciderla. Con un fucile da caccia avrebbe sparato 21 proiettili contro la donna davanti ai loro due figli piccoli e un'altra donna.
Il pubblico ministero ha detto che Shakir ha confessato di aver commesso l’omicidio e di conseguenza deve essere impiccato.
Il padre della vittima, Gul Wali, ha raccontato che sua figlia ha sopportato ogni sorta di crudeltà durante i suoi cinque anni con Shakir. Avrebbe ripetutamente chiesto il divorzio per sua figlia, ma Shakir si è sempre rifiutato.
Il padre aveva invitato il giudice a pronunciare una dura punizione per l'assassino, come deterrente nei confronti della violenza sulle donne.
L'avvocato difensore di Shakir, M. Hakim Rahimi, ha evidenziato che il suo cliente era tossicodipendente ed ha ucciso la vittima in una situazione anomala.
Ha invitato il tribunale a tenere in considerazione le sue condizioni di salute.
Il giudice Abdul Halim Muslim ha stabilito che poiché Shakir ha confessato il suo crimine ed è stato riconosciuto colpevole, l’imputato debba essere condannato a morte ai sensi della clausola 390 del codice penale.
La sentenza non è definitiva e può essere presentato appello. (Fonti: thefrontierpost.com, 06/07/2015)
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